giovedì 5 maggio 2016




Ecco un'altra meraviglia che in Calabria si trova un po' ovunque. 
In questo periodo le siepi di campagna sono tutto un tripudio di fiori e di odori. 
Il fiore del Sambuco con la sua forma ad ombrello sembra il re di questa primavera. 
E' un fiore molto delicato, e poco duraturo. Il momento giusto per coglierlo è quando i petali sono quasi o tutti schiusi. Bisogna essere molto rapidi, perché una volta fioriti cadono subito.


I fusti della pianta si usano per fare utensili contadini, perché leggeri ma robusti.   
Anche il maghetto Harry Potter aveva una bacchetta dai poteri straordinari, fatta con legno di sambuco. La più potente e pericolosa delle bacchette tanto che lo stesso maghetto alla fine preferisce riparare la sua e disfarsene per evitare altri danni. 
In sicilia con i fiori ci fanno anche il pane, vastedda cu sammucu e dalle bacche si estrae una marmellata che, a detta di alcuni, sembra buonissima. Credo che la proverò appena possibile. 
Ma bisogna sapere che le bacche non cotte e le foglie sono anche velenose, pare contengano cianuro, come molte altre piante selvatiche. Il fascino della vita campestre, la bellezza e il pericolo che sempre attraggono.
Il profumo di questi fiori è talmente lieve che nell'aria quasi non si avverte, se non si è abituati a riconoscerlo. 
Mio marito li ha assaggiati sotto forma di frittelle, preparati da una amica messicana, da allora ogni anno quando vediamo sbocciare questa meraviglia, tentiamo di cimentarci nella preparazione di queste famose frittelle, ma ripeto non sempre ci si riesce, e spesso siamo arrivati tardi. 


Quest'anno li abbiamo tenuti d'occhio e alla fine ecco qui il risultato. 
Il vero aroma del sambuco si sprigiona solo in bocca. 
La croccantezza della pastella, e la presentazione sono nulla in confronto a ciò che rimane del gusto di questo fiore che tutti osserviamo  senza un vero interesse. 
Per me una super scoperta. 
Non appena il fiore darà vita alle bacche proverò anche la Marmellata.



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